Primarie, nervi saldi e calma ragazzi!

L’arrivo sulla scena dell’uomo-baratro sta sparigliando tutti i giochi e sembrano prevalere scomposte reazioni emotive. Certamente il gioco si fa più duro, ma se i rischi di una involuzione democratica sono più forti, a noi italiani è offerta l’occasione di un riscatto,  di una presa di responsabilità:  eleggere in tutti gli schieramenti persone capaci e degne di governare il nostro disastrato paese.

Fondamentale per la sinistra e per il PD non alzare i toni, continuare nella selezione democratica dei propri candidati valorizzando la partecipazione di quei tre milioni che avevano votato alle primarie di coalizione. Bene le prime reazioni di Renzi che ha detto a Berlusconi di chiudere la porta perché entrava uno spiffero. Bene Bersani che sta dando saggi consigli a Monti perché rimanga una risorsa utile al paese e non ad una sola parte dei contendenti. Male tutti coloro che da sinistra ora si fregano le mani dicendo, noi l’avevamo detto, finiva così, con il ritorno dell’uomo-baratro. Non chiara l’uscita di scena ieri sera dalla prima serata dell’Infedele di Lerner, la 7 preferisce l’esasperazione dei toni di Piazza pulita.

Fondamentale avere il tempo per celebrare le primarie nel centro sinistra o almeno nel PD. In un precedente post ho provato a formulare una proposta operativa per realizzare le primarie. Ne riprendo i punti sinteticamente

Proposta per le primarieparlamentarie

  • Consentire solo il voto elettronico

  • Prevedere un formato standard per la compilazione dei curricoli dei candidati.

  • Consentire a organismi formali del partito e ad associazioni e gruppi che dichiarano di appoggiare la politica del PD o della coalizione di proporre i nomi per ambiti territoriali chiari, non più di un certo numero prestabilito. Gli elettori accedono solo alla lista dei candidati del proprio territorio e per un solo partito (se i partiti del centrosinistra se federassero in questa fase)

  • Di ogni candidato si pubblica sul sito nazionale  il curricolo (formato europeo con integrazione circa le cariche politiche già ricoperte), l’identità dei proponenti e dei supporter (organi, organismi o singoli iscritti del partito), il reddito dichiarato negli ultimi 5 anni e l’ISEE registrato all’INPS.

  • Ogni candidato deve rispondere pubblicamente a quesiti posti dagli elettori su un forum individuale nella settimana antecedente le primarie.

  • Sono elettori tutti gli iscritti i registrati alle primarie di coalizione più tutti coloro che vorranno ulteriormente registrarsi presso le sezioni del partito durante  una finestra temporale definita.

  • E’ assegnato un peso maggiore ai voti degli iscritti.

  • Ogni elettore potrebbe avere a disposizione tre preferenze.

  • I candidati parlamentari uscenti o comunque i candidati in carica (sindaci o rappresentanti che non hanno finito il loro mandato) hanno una penalizzazione che compensa il vantaggio della posizione e della notorietà e facilita il ricambio: ad esempio i voti per questi candidati potrebbe valere la metà.

Secondo questa proposta non sarebbero possibili autocandidature, velleitarismi, arrivismi e strani appetiti. Rimarrebbe nelle mani dei partiti o del partito e delle entità federate la responsabilità della definizione di rose di papabili mentre la procedura costringe tutti a una trasparenza sui profili delle persone molto nuova rispetto al passato.

Sarebbe importante che venisse adottata una procedura unica a livello nazionale e che la questione non venisse demandata alle strutture locali e alla loro capacità organizzative. Ovviamente primarie di questo tipo favorirebbero i renziani poiché le preferenze espresse nella precedente tornata avvantaggiavano Renzi nelle regioni rosse dalle quali provengono un maggior numero di eletti al parlamento.



Categorie:Politica

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1 reply

  1. Leggo con piacere che oggi 12 dicembre 2012 il PD annuncia la realizzazione di primarie per la scelta dei candidati al parlamento. Ottima decisione. Vendola dice che realizzerà la stessa cosa negli stessi giorni. Splendida notizia. Spero che qualcuno legga la mia idea di gestire sulla rete il confronto degli elettori per la scelta evitando il dispendioso ricorso a forme di propaganda elettorale anche per questa fase preliminare.

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