A forza di spargere veleno

Vorrei segnalare ai miei lettori un esempio di come si possano manipolare le notizie per spargere veleno e confondere le acque.

In un video di Giannini della Repubblica si trova oggi un distillato di quanto il pensar male possa falsare la percezione della realtà.

In questi giorni confusi e preoccupanti in cui facciamo fatica a capire le mosse dei contendenti, in cui noi della sinistra ci produciamo nel nostro sport prediletto e cioè quello di distruggere tutti inostri punti di riferimento e accoppare i nostri padri di cui ci siamo in passato fidati, i giornalisti vanno a caccia di notizie sensazionali possibilmente catastrofiche presentandole opportunamente deformate ad usum delphini.

Così ieri leggo sul Corriere o su Repubblica, non ricordo, che spunta anche il nome di Bersani come possibile Presidente della Repubblica. Non approfondisco la lettura e penso che sia una provocazione della destra in un gioco per sparigliare. Nulla di grave, c’è di peggio.

Infatti questa mattina il Giannini, che non ho mai apprezzato, fa uno sproloquio di 5 minuti  e mezzo per dire che forse la cosa nasceva dall’ambizione sin qui velata di Bersani che avrebbe brigato per 40 giorni alle nostre spalle per, alla fine, sedersi  lui sulla poltrona del Quirinale. Ovviamente tutto è possibile, al bar davanti a una birretta un discorso del genere ci sta tutto, si potrebbe dire anche che è un pedofilo, con investimenti  in quelche sperduta miniera del centro Africa, ma che un giornalista di area, di un giornale autorevole possa andare avanti a fare supposizioni, ipotesi, deduzioni avvertimenti, precauzioni, blandizie senza mai porsi l’unico problema che dovrebbe avere e cioè di dirmi se la notizia è vera e quale è la fonte. Tutto il discorso abilmente sviluppato è perfettamente di sinistra: certo se Bersani avesse pensato di candidarsi sarebbe per lui molto grave …. da una ipotesi assurda si può dedurre tutto e il suo contrario. Alla fine l’ascoltatore rimane confuso e mette per sempre una croce sul nome di Bersani. Domani toccherà a Renzi, dopodomani a Prodi e via cantando seguendo la scuola giornalistica di Travaglio e Santoro.



Categorie:Politica, Social e massmedia

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