Questo è il voto che darei a Floris per la sua supplenza nella rubrica della Gruber.
Da alcuni giorni conduce con sicurezza interviste e piccoli dibattiti ponendo domande chiare e precise, sintetizzando e rinforzando le risposte, intervenendo con garbo durante le risposte se l’intervistato svicola e gira intorno alla questione. Ieri sera l’intervista di Bernardo Valli è stata un vero godimento con tre ospiti di prima qualità che interloquivano dialetticamente ma per costruire una conoscenza comune in cui l’ascoltatore riusciva a capire e partecipare con il cervello e non con la pancia. Anche l’intervista di Della Valle è stata magistralmente condotta, un personaggio dirompente e carismatico forse pronto a entrare in politica presentato con arguzia e con espressione sorridente ma pungolato con domande precise e ricorrenti, mai provocatorie. L’intervista al magistrato Davigo è stata una autentica chicca, che suggerisco di rivedere sulla rete.
Vero, la qualità di una intervista dipende dall’intervistato, ma il giornalista che lo sceglie e pone le domande può fare la differenza. Probabile che tutto sia merito della redazione della trasmissione, ma allora Floris interpreta bene il canovaccio.
Categorie:Social e massmedia
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