Ignoranza, buon senso, stupidità.

Tranquilli, la flat tax la faremo tra due anni, il reddito di cittadinanza dopo aver riformato i centri per l’impiego, noi abbiamo buon senso e faremo le cose gradualmente appena ci saranno le compatibilità. Cioè mai. Intanto faremo le cose a costo zero che fruttano voti e consenso. Partiamo dai Negri che ci invadono, poi censiamo i Rom, ci impadroniamo dei mezzi di comunicazione, saremo più spicci con la giustizia e le carceri.

Insomma cari moderati siete contenti? Rialzate la testa e siate fieri di questo governo che vi difende dalle angherie di Bruxelles e della finanza.

Buon senso a piene mani viene elargito dai media che hanno portato al potere questa nuova maggioranza inedita di cui nessuno aveva parlato durate le elezioni visto che le due forze che la compongono si erano fronteggiate in modo ostile.

La cura grilloleghista sta avendo effetto, nei bar, nelle file al supermercato, sull’autobus pochi si lamentano, nemmeno a Roma senti la gente lamentarsi della Raggi. Ma sì, diamo tempo prima di giudicare, volevate forse miracoli impossibili?

L’operazione buon senso si fonda su slogan semplici che approfittano dell’ignoranza del popolino dando per facili delle soluzioni e delle medicine molto complesse.

Riduciamo le tasse! Chi non è d’accordo? Tasse uguali per tutti, certo! è giusto, pensate a quei poveri ricchi che lasciano giù più della metà di quel che guadagnano! E se si impoveriscono loro chi spenderà generando nuovo lavoro?

Cari elettori siete veramente naïf, pensavate che si potessero distribuire miliardi a cittadini che non sono già inquadrati nell’INPS senza una nuova burocrazia efficiente e a prova dei furbetti di cui il nostro paese è molto ricco? Aspettate che i centri dell’impiego siano affidabili, ci vorranno un po’ di anni e poi vedremo di trovare i soldi. Intanto dobbiamo battere i pugni sul tavolo a Bruxelles.

La grande stampa non fa nulla, o meglio continua a non far nulla per mettere i cittadini in condizione di capire e di giudicare con cognizione di causa. Spesso i commentatori per primi sembrano disorientati e privi di elementari cognizioni sugli argomenti di cui si discute.

Entrambi i provvedimenti che sono stati rimandati per ragioni di buon senso dovevano avere un effetto sul PIL cioè determinare quello sviluppo economico (il reddito di cittadinanza per aumentare i consumi e la flattax per aumentare gli investimenti) che avrebbe finanziato l’incremento di spesa richiesto. A parte che già gli 80 euro di Renzi non avevano funzionato da volano per l’economia, i due provvedimenti potrebbero funzionare solo se fossero immediatamente e realmente adottati e resi operativi. L’annunciarli e basta, dire che saranno adottati da due o tre anni ha l’effetto opposto sull’economia reale.

Dire che tra tre anni faremo nuovo debito per diminuire le tasse allontana coloro che potrebbero comprare i nostri BTP aumentando lo spread e quindi gli interessi corrisposti sul debito. In pratica il solo annuncio della flat non aumenta le disponibilità dei contribuenti nell’immediato ma aumenta la spesa dello Stato per pagare gli interessi sul debito che invece aumentano sin da ora.

Stesso effetto perverso si ha sulla disponibilità di spesa dei giovani disoccupati: una speranza disillusa, uno spostamento in avanti di altri tre anni immobilizza la situazione in tutto il mondo del lavoro.

Mi chiedo a volte se i nostri governanti siano consapevoli di queste controindicazioni delle medicine che con buon senso e a piccole dosi stanno somministrando al malato.

Ovviamente penso che le masse, imbottite di pregiudizi, paure e risentimenti, siamo poco disponibili a riflettere e a capire che sono sedute sul ramo che stanno segando.



Categorie:Riflessioni personali

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