Nel post precedente avevo scelto come titolo Europa nostra dopo che avevo provato ad elencare le tante accezioni che assegniamo alla parola Europa usandola in tanti slogan elettorali che giocano proprio sulla semantica per veicolari messaggi spesso ambigui e contraddittori. Avrei potuto aggiungere un punto interrogativo come per chiedere al lettore di identificare quale fosse il significato che ciascuno assegna a quella parola in questa campagna elettorale così decisiva.

Il titolo voleva però richiamare un rapporto quasi affettivo di chi come me si sente europeo di chi nella vita ha creduto che l’unione europea fosse un ideale pacifico che prometteva benessere e civiltà.
Poi nel pomeriggio ho partecipato ad un incontro elettorale del PD in cui iniziava la campagna di un candidato che non conoscevo del quale mi aveva parlato bene un amico fidato.
Sì perché dobbiamo ricordare che questa volta ci sono le preferenze le liste non sono bloccate e gli elettori devono scegliere le persone giuste non solo i partiti.
Il candidato di cui parlo è Roberto Gualtieri robertogualtieri.it. Era presente al panel anche Paolo Gentiloni e in videconferenza Pierre Moscovici. Come avrete capito voterò con convinzione la lista unitaria PD – Siamo europei – PSE ed ora ho individuato il primo nome per le preferenze.
Gualtieri è l’esatto opposto dei politici quaquaraqua che stanno prevalendo da noi in questo momento. Colto, competente, lavoratore, spero che sia confermato.
Casi della vita: lo slogan della sua campagna è Cittadini di un’Europa più nostra. Così il titolo di questo post è Europa più nostra.
Categorie:Elezioni europee 2019, Politica
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