Questa mattina Renata Picco così scrive sulla mia bacheca di Facebook:
Buondì da Verona, che si sta risvegliando con un’aurora brumosa, in attesa, stasera, di un peggioramento meteo e del deciso arrivo del freddo novembre del Nordest… Ho appena letto, sulla rassegna stampa di RaiNews24, che, su ‘Il Fatto Quotidiano di oggi, Marco Travaglio ha pubblicato “Henry palle d’acciaio”. Che Travaglio abbia soprannominato il personaggio del suo articolo di oggi ispirandosi alla saga “Henry conte di Read”, pubblicata a puntate sul blog diRaimondo Bolletta, i cui episodi non leggiamo più da tempo???Ma quello che scrive Travaglio ha in comune con la saga del conte di Head solo il nome del personaggio principale… Limitandomi a una classificazione di generi letterari, quello di Travaglio, il cui link devo ancora cercare sul web, mi sembra piuttosto appartenere a quello dei peggiori feuilleton, di basso demagogismo pentastellato (e senza con questo offendere il genere ‘feuilleton’, che ha avuto storicamente, nella seconda metà dell’800, una sua funzione)…
Cara Renata, giustamente noti che da un po’ non scrivo più nulla della saga di Henry conte di Read ma la cantina, in cui avevo trovato quegli antichi documenti che parlavano della cittadella fortificata di tanti anni fa, ha subìto una strana intromissione e il forziere che li conteneva mi è stato trafugato. Sarà stato il facitore di opinioni Travaglius alla ricerca spasmodica di documenti per incastrare i potenti della città? Mi viene il sospetto che abbia letto dei documenti che io ora non conosco e si stia appropriando del personaggio per scrivere una nuova saga che faccia concorrenza alla mia. Da buon pensionato continuo a far ordine nelle cantine del mio castello e chissà che non trovi ancora qualcosa di interessante.
Cara Renata, ti faccio però presente che la consistenza degli attributi di Henry non è un scoperta della stampa internazionale né tantomeno di Travaglius ma era già apparsa nella mia saga nel capitolo Ricatti e piagnistei in cui si usava il termine cabasisi, termine più consono alla nostra cultura nazional popolare.
Categorie:La cittadella assediata, Politica
Caro Raimondo, innanzitutto: – non riesco più a replicare ai tuoi post e commentarli dall’interno del blog, perché non ricordo più la mia password e tutti i tentativi guidati da WordPress per recuperarla non ottengono risultati. Non riesco nemmeno a rispondere sopra la linea indicata nel post di oggi, non so perché…. Comunque, spero che questo mio commento ti raggiunga, in qualche modo. Allora, ecco il primo dei link che ho trovato che riportano il livido articolo di Travaglius (sul sito del giornale non è ancora pubblicato, mi pare, forse per far vendere l’edizione cartacea):
http://triskel182.wordpress.com/2013/11/08/henry-palle-di-acciaio-marco-travaglio/
Poi, basta una veloce ricerca con Google, usando i termini di ricerca Palle d’acciaio, per vedere il delirio, nazionale e internazionale, scatenato dal (forse frainteso) fermo riferimento ai propri attributi che sarebbe stato usato dal Conte di Reed. Infatti, mi sembra che il corsivo di oggi del Buongiorno di Massimo Gramellini, su La Stampa, sia, oltre che sintetico, efficace: http://www.lastampa.it/2013/11/08/cultura/opinioni/buongiorno/bolle-dacciaio-LR3qtXqlfZriybSRXsvhSN/pagina.html In conclusione, caro Raimondo, W, nel tuo blog http://rbolletta.com il tuo > capitolo Ricatti e piagnistei in cui usavi il termine cabasisi, termine più consono alla nostra cultura nazional popolare. >
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