Sono stato sorpreso dalla morte di Sebastiano Vassalli, credevo fosse un ‘classico fuori dal tempo’ del quale però dimenticavo sempre il cognome quando citavo un suo libro.
Non sono un gran lettore di romanzi, del tutto ignorante della letteratura contemporanea, mi serve pensare che sto imparando qualcosa leggendo un libro. Le cose che ho letto di lui sono dense oltre che belle, si vede che la fantasia e la poesia si basano su una solida cultura, su una ricerca storica.
Segnalo 3012, un libro scritto nel ’94, a cui ripenso spesso tutte le volte che rifletto sui giorni nostri. 3012 è l’anno in cui si svolge la vicenda. L’autore nel 3012 racconta qualcosa dell’Italia di mille anni prima.
Nel ’94 scriveva così dell’Italia vista dal 3012:
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