Bentornati

Durante le feste non ho scritto nulla su questo blog. Mi sono limitato a seguire alcuni blog e FB per tenermi aggiornato. Qualche breve commento scritto celermente con il telefonino, nulla di più. 

Per augurare un buon natale ho scelto una foto scattata a Napoli a San Gregorio Armeno ove sono in vendita tra l’altro  i soli volti dei personaggi da vestire per allestire il presepio. Quella folla di espressioni stupite o assorte rappresenta il sentimento che ho provato in questo periodo: la folla di personaggi che animano la nostra vita e la riempiono di significato e di calore, quella moltitudine di relazioni umane che ci rendono vivi, spesso lieti,  a volte tristi, impauriti, irati, invidiosi, amorevoli, sereni, soddisfatti. Le festività natalizie si estendono ormai per tutto dicembre fino all’inizio del nuovo anno e, a parte le luci, i regali, i canti, i presepi e le vacanze,   stanno diventando sempre più importanti, almeno per me, gli incontri augurali, le telefonate, i messaggetti tutte quelle forme di riavvicinamento tra amici, parenti, colleghi  e conoscenti in cui si raccontano le piccole storie personali degli ultimi tempi. Storie spesso amare, a volte tristissime soprattutto quando ci si incontra tra reduci ormai piuttosto attempati. Insomma cari amici ho passato un bel Natale, affollato di storie e di relazioni quasi come quando presiedevo una comunità scolastica di più di mille ragazzi/e, un Natale come il miele, dolce con una punta di amaro.

Riprendo a scrivere con due rimandi alle discussioni di questi giorni.

I media

Giorgio ha lasciato questo commento a  Ignoranza, vittimismo, aggressività

Condivido completamente la tua analisi e le tue critiche sul ruolo dei media nel nostro Paese. Ad ulteriore supporto aggiungo due elementi:
– la vicenda dei canti di Natale, sulla quale tutta la stampa (dico tutta!) fornì informazioni parziali e distorte, ignorando ostentatamente la lettera del Preside all’USR che spiegava la vicenda.
-i sondaggi internazionali, che descrivono i cittadini del nostro Paese come coloro che si percepiscono come i più infelici del mondo (più che in tanti poverissimi Paesi africani!!). Secondo alcune analisi, questa percezione è dovuta all’abitudine della stampa nostrana di dare acriticamente enfasi a qualunque evento negativo o problematico, ignorando completamente ben più interessanti fenomeni virtuosi di innovazione, di volontariato, di buona amministrazione, ecc. che restano nel sommerso, dando così l’immagine di una realtà sociale molto peggiore di quella reale.

Le banche

Sulla questione del salvataggio delle quattro banche e sul coinvolgimento di famiglie  di politici di primo piano segnalo il bel post renzi-e-boschi-e-la-banca-etruria-il-party . Mi sono riletto il mio post sulla questione Populismo puro e mi sembra ancora valido. Buona lettura.



Categorie:Economia e finanza, Riflessioni personali, Social e massmedia

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1 replies

  1. ciao raimondo.

    ti ringrazio della citazione, ma soprattutto volevo dirti grazie per il tono umano e raccolto con cui hai parlato delle feste in questa stagione della vita.

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