Di fronte al cupio dissolvi del PD di cui parlano con amarezza Letta e Prodi, molti di noi spettatori di questo streaming sono amareggiati e si sentono impotenti. Ho trovato di estremo interesse il post scritto nel 2007 da Bortocal sulla fine del governo Prodi II . Una specie di deja vu che dovrebbe insegnare qualcosa ai protagonisti di questo karakiri collettivo.
Quando un attore è sul palcoscenico non deve riflettere, può solo recitare la sua parte con il massimo pathos possibile per essere verosimile. Questi non riflettono, non studiano, non scrivono con cura i loro testi, li interpretano ad effetto per l’applauso degli spettatori. Ad esempi credo che pochi tra coloro che vogliono ora la scissione si ricordano che la legge elettorale dei comuni è fortemente maggioritaria con ballottaggio tra i primi due e che alle prossime amministrative, che comunque saranno prima delle politiche, dopo la scissione destra e 5 stelle farebbero l’en plain.
Anzi se Berlusconi farà della tattica farà in modo che tutti, proprio tutti i sindaci delle prossime amministrative saranno grillini. Facile dimostrare l’assunto: i 5 stelle saranno i primi o i secondi nel primo turno e vinceranno alla grande nei ballottaggi, di sicuro se si battono contro la destra e quasi certamente se si batteranno contro la sinistra, con l’aiuto dei voti da destra come è accaduto a Roma.
Qualcuno dei miei lettori dirà, finalmente, evviva. Io non sono di questo parere e francamente non capisco Bersani, che ho considerato sempre una nobile persona, mi pare che sia prigioniero degli eventi e inconsciamente del rancore velenoso dalemiano.
Ci sono tutti gli spazi democratici per condurre all’interno del PD un dibattito per liberarsi dell’ingombrante cuculo che pretende di buttar fuori gli altri uccellini della nidiata. Siamo al punto di non ritorno? temo che i freni non siano più sufficienti per evitare il precipizio.
Categorie:Politica
Si preparano al ritorno al proporzionale, ma hanno dimenticato la grande lezione democristiana, che per 40 anni ha mantenuto la maggioranza tenendo insieme tutte le anime, che andavano da Gustavo Selva a Donat-Cattin. Così non vanno da nessuna parte. Senza contare che la motivazione addotta (qualche mese in più per preparare il congresso) fa solo ridere come motivo di scissione.
"Mi piace"Piace a 1 persona
nel febbraio 2007 la fine del governo Prodi II si preparava, ma non era ancora consumata del tutto.
il demone della scissione indubbiamente e` entrato nel DNA della sinistra italiana.
ma possiamo considerare il PDR di Renzi ancora un partito di sinistra?
ho dei seri dubbi: il partito che candida De Luca ha ancora qualcosa a che fare col PCI di Berlinguer?
e Craxi e` parte della storia della sinistra italiana, oppure della destra?
le analogie tra la vicenda di Craxi e quella di Renzi sono molto forti.
"Mi piace"Piace a 1 persona