Ho trovato sulla rete questo testo di Chiara Geloni che credo faccia riflettere e chiarisce molto bene in che senso il nostro presente sia un momento confuso. Le sue considerazioni riguardano il PD e coloro che ne stanno scendo ma sono applicabili al contesto generale: ci raccontiamo troppo spesso delle bugie.
“Abbiamo passato anni così, seduti sopra una montagna di bugie. Bugie che ancora restano, anche se un po’ cominciano a scricchiolare. Ma quello che è ancora più grave è stato perdere l’orecchio alle bugie. La politica è diventata quasi solo comunicazione, abilità comunicativa e disinvolto storytelling, e controllare la comunicazione è diventato sinonimo di avere successo in politica. Io penso, vedete, che il vero slogan della campagna del 2013 non fosse tanto “l’Italia giusta”, ma “non vi racconterò favole”. Una reale via d’uscita dal berlusconismo, una vera discontinuità, una rivoluzione.
Ho visto il discorso di Corbyn al Glastonbury Festival: lo descrivevano come uno sfigato, invece è una rockstar: cita Shelley a un concerto rock e fa partire cori da stadio. Perché? Perché va alle radici, esprime in purezza concetti basici del messaggio originario della sinistra. E Francesco fa lo stesso, il Vangelo in purezza. Il fatto è che quei ragazzi però quelle parole di duecento o di duemila anni fa non le hanno mai sentite dire così. E allora, per loro, sono “il nuovo”.
Io continuo a pensare che l’idea che ha dato vita al PD, quella di un centrosinistra plurale, costituzionale, di governo, sia la risposta giusta per l’Italia. Diciamo che mi sono rassegnata a costruire daccapo quella risposta, fuori dal PD.”
(Chiara Geloni)
Categorie:Politica, Social e massmedia
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