Non ho mantenuto la promessa del silenzio per rispettare il clima natalizio perché la vicenda della mancanza del numero legale per votare lo ius soli mi ha profondamente indignato e sentivo la necessità di dire la mia anche se del tutto inutilmente.
I commenti al precedente post mi inducono però a tornare sull’argomento per chiarire meglio come la penso.
Reazioni emotive troppo accese e di parte impediscono una riflessione razionale e mi farebbero passare per fazioso.
Perché prendersela solo con i Cinque Stelle quando gli assenti erano molti di più. Cito dal commento: erano assenti 29 senatori del PD (su 89) e 3 (su 16) di Mdp, tutti i senatori di Gal, Ala, Alternativa Popolare e Lega, tutti i 35 senatori del Movimento 5 Stelle, quasi tutta Forza Italia. Erano dunque assenti non solo i rappresentanti dei partiti contrari alla legge, ma anche una buona parte di quelli favorevoli.
Ora che lo sdegno e l’emotività sono un po’ sopiti provo a spiegare meglio. Ci sono allora tre posizioni in campo. Coloro che si sono da sempre dichiarati contro, il centro destra con una forte componente cattolica (alla faccia della predicazione di Francesco). I favorevoli, il PD e l’area di sinistra. In mezzo il movimento 5 stelle che sull’argomento presentava, come su altre questioni fondamentali, posizioni ondivaghe, buone, ottime intenzioni troppo vaghe e teoriche per calarsi in scelte operative ed impegnative, diciamo che per tutta la legislatura è stato incerto lasciando passare ben due anni dall’approvazione della legge alla camera in cui il PD aveva una maggioranza autonoma abbastanza forte.
Io rispetto i contrari, mi arrabbio con i favorevoli un po’ tiepidi, mi indigno con coloro che strumentalizzano a fini politici una questione cruciale per 800.000 giovani a tutti gli effetti italiani e utilissima per una società che rischia di chiudersi nella paura del nuovo e del diverso per preservare la propria ricchezza di vecchi incartapecoriti.
Il PD era sotto ricatto dell’ala di centro che sorregge il governo, lo ius soli voleva dire crisi di governo e si è deciso di anteporre l’approvazione della legge di bilancio. Ora si è deciso di non sfiduciare il governo poco prima delle elezioni. Per questo non era possibile porre la fiducia come è stato fatto sulla legge elettorale poiché la maggioranza di fatto non esisteva in Senato. L’approvazione era possibile lasciando fuori il governo e forzando i lavori dell’aula con sedute fiume magari ad oltranza come si fece in tanti passaggi delicati della nostra vita politica ed economica. I cinque stelle, la sinistra e qualche cattolico avrebbero potuto far passare la legge. In caso negativo il governo ne era fuori ma si sarebbe creato un precedente positivo per future intese per fare governi che non siano Renzi-Berlusconi.
Ma il movimento nuovo che vuole rigenerare la morale della nazione ha pronti i trolley e vuole tornare a casa, cominciare subito il lavoro di imbonimento nei collegi, chi se ne frega dei giovani quasi italiani!
La scelta di M5S di assentarsi in blocco e di far mancare il numero legale è però un atto politico molto chiaro: un messaggio agli elettori di destra, agli elettori della destra estrema. Noi siamo il centro di gravità del futuro schieramento politico, il gruppo più numerose ma sappiate sulle questioni che vi stanno più a cuore la nostra scelta è anti sinistra, anti PD anti stranieri siamo per la difesa dell’italianità contro l’Europa, contro l’euro, contro …
E, cari elettori, sappiate che noi non siamo ingenui idealisti, quando si tratta di prendere il potere, di amministrarlo, di mantenerlo, non badiamo al rigore della morale. Niente viso aperto, solo casino e frastuono in aula, accordi sottobanco secondo la peggiore tradizione mafionesca italica. Italici fidatevi di noi!!!
Questa mattina su Facebook ho letto un lungo post di un militante pentastellato in cui la frittata era bellamente rivoltata: tutta colpa del PD, se fosse stato per noi altro che ius soli, si poteva fare ben altro, vedrete meraviglie con il nuovo che avanza solo se avremo la maggioranza assoluta …
Cos’altro dovremo vedere per classificare il M5S un movimento di destra?
(suggerisco di leggere anche i commenti a questo post)
Categorie:CinqueStelle, Elezioni politiche 2018, Politica
caro Raimondo,
partiamo dal primo punto che ci unisce, prima di tutto come uomini di scuola (anche se non più attivi, per l’età): come te e forse ancora di più, visto che ho fatto il preside in diversi licei per 21 anni (togliendo i 7 di distacco in Germania), io ho davanti agli occhi, in questo dibattito OSCENO, i visi di alcune ragazze e ragazzi splendidi arrivati in Italia e rapidamente entrati nel nostro mondo e nella nostra cultura con una forza e un impegno straordinari: vorrei quasi citarli uno per uno, nella loro fatica premiata da risultati eccellenti, anche dal punto di vista scolastico; non tutti ovviamente: c’era, ad esempio, tra loro, anche un ragazzo russo, che cito per nome, tanto nessuno mi leggerà qui da te di chi mi conosce; solo perché il suo soprannome dice da solo del fallimento suo e nostro in quel caso: Dimitri, detto cinquelitri, che cadde dalla finestra della camera della sua ragazza ubriaco, si salvò a stento, ma non riuscì più a superare la media del 3 in tutte le materie.
è con questa carne viva che le nostre istituzioni giocano. e quindi io sono indignato come te.
la differenza tra le nostre posizioni è che io sono indignato con TUTTE le nostre istituzioni, e più ancora con il nostro popolo sviato da una propaganda razzista indegna dei media, ho infatti qualcosa che mi distingue da resto dei blogger, almeno: l’essere vissuto per anni in Germania e avere toccato con mano che cosa significa un paese civile con una stampa responsabile: ti garantisco che nulla di simile si sente neppure dall’AfD, che in Italia viene assimilata ai nazisti, quando le posizioni para-naziste riempiono i NOSTRI media, e neppure è immaginabile in quel paese un dibattito così sguaiato come quello che si svolge da noi sul tema.
e così ottuso: perché l’integrazione di questi giovani è il nostro futuro come nazione, e – come ho scritto nel mio blog – un parlamento che rifiuta di discutere l’argomento firma la condanna a morte del paese, in crollo demografico e destinato a ridursi di un terzo nel giro di una generazione senza l’apporto degli immigrati (ma non apro questa discussione adesso).
la differenza fra me e te è che in questa situazione disperante tu pensi di avere trovato un responsabile delle nostre sciagure, i Cinque Stelle: lo pensi in questo caso, ma direi a proposito di quasi ogni altro problema. io invece sono indignato con TUTTI, e perfino con Liberi e Uguali, un pochino …
ti faccio subito un esempio su un punto dove mi pari terribilmente condizionato dalla propaganda mediatica: come mai il Presidente della Repubblica non rinvia lo scioglimento delle Camere (che ha tenuto, assieme al predecessore Napolitano, incostituzionalmente in vita per quattro anni) fino a che la discussione su questo tema centrale non è finita con un voto e sia pure un voto negativo?
per evitare un voto di sfiducia al governo? (che comunque non pone la questione di fiducia)
ma per piacere! un voto di sfiducia ad un governo dimissionario, che cosa cambia?
e perché Gentiloni non dice semplicemente che non considera esaurito il suo mandato fino a che questa legge non viene votata dal parlamento?
caro Raimondo, stanno prendendo bellamente per il naso sia me sia te e questo è soltanto un meschino gioco delle parti, per non perdere il voto delle persone come noi (ma il mio non lo avranno di certo: io a questo gioco non gioco più: troppe volte si è abusato della mia buonafede).
e vengo da ultimo alla posizione dei Cinque Stelle: movimento di destra, tu dici, e come sai io sono sostanzialmente d’accordo, anche se non è la destra classica, e questo almeno non dovremmo perderlo di vista.
il fatto che i Cinque Stelle siano di destra, comunque, che cosa cambia se portano avanti proposte che la sinistra è incapace di fare? e su molte questioni i Cinque Stelle fanno le proposte giuste che la sinistra non fa, e soprattutto sono gli unici che danno qualche garanzia sulla prima e fondamentale questione politica, che è un rapporto onesto degli eletti con gli elettori.
(parentesi: neppure Liberi e Uguali sta dando piena garanzia su questi temi: io aspetto a vedere se hanno la faccia tosta di ricandidare il boss clientelare pugliese D’Alema, quello della guerra di Serbia e della bicamerale con Berlusconi, per intendersi).
sulla questione della cittadinanza i Cinque Stelle richiedono una posizione europea e hanno giocato a loro volta con la volontà dei loro elettori, prima consultati sul tema e poi ignorati quando hanno votato come a Grillo non piaceva.
che si siano astenuti dall’aula è vergognoso, ma comunque coerente con questo tric e trac che Grillo ha messo in piedi per girare attorno al problema. intendo dire che era prevedibile.
che si siano eclissati dal voto un terzo dei senatori demokrat è invece molto peggio, perché tradisce chi li ha votati..
possiamo avere i loro nomi? possiamo aspettarci che, se non hanno valide motivazioni, non siano ricandidati?
e peggio di tutto, comunque, è che Gentiloni non abbia posto la fiducia e che Mattarella sciolga ADESSO in fretta e furia il parlamento perché il crollo inarrestabile dei renzisti sta polverizzando il partito e la legge elettorale cretinamente voluta da Renzi l’idiota o il venduto finirà la devastazione.
insomma, caro Raimondo: neppure ai renzisti lo ius soli interessa nulla, come si vede benissimo e sulla richiesta dei Radicali a Mattarella di rinviare lo scioglimento delle Camere non rispondono e regna il silenzio dei media.
naturalmente se Renzi l’avesse voluta e fatta votare due anni fa, oggi l’avremmo vista in opera,anche malfatta com’era, questa legge
ma poi avrebbero costretto il prossimo governo di destra, quello della destra piena e vera che andrà al potere, ad abolirla. e siccome sognano (farneticando, a mio parere) di fargli da stampella, come avrebbe potuto fregare i loro elettori a viso così aperto?
quindi meglio così, anche per loro: la legge non c’è né se ne parlerà per i prossimi 5 anni.
quindi, tranquillo, Raimondo: è la maggioranza del paese reale che rifiuta la cultura dei diritti umani e comunque non abbiamo neppure una sola forza politica che ci creda davvero e che possiamo votare per dire almeno il nostro NO allo ius sanguinis nazistoide che ha avvelenato i pozzi del libero pensiero e della democrazia.
prendersela con i Cinque Stelle in questo quadro è come quello che ha il cancro, ma si preoccupa dell’influenza: i Cinque Stelle non sono la malattia, sono uno dei sintomi.
ciao, e grazie dell’ospitalità, di cui ho certamente abusato.
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Grazie amico mio, al fondo siamo perfettamente d’accordo ci divide il M5S, tu pensi che sia una sindrome influenzale io credo che sia una realtà diffusa e radicata nelle società italiana che Grillo e Casaleggio hanno solo catalizzato e fatto emergere ma che connoterà i decenni futuri. Ciò che ha avvelenato lo stesso PD, ciò che alimenta la destra xenofoba, che agita le mille piccole corporazioni che stanno sgretolando il paese, è la paura del declino, la richiesta di un uomo forte, la necessità di alzare muri e barriere. Tutti i leader politici attuali sono affetti dalla stessa sindrome alla ricerca di un consenso di un popolo che non riesce a proiettarsi positivamente verso il futuro. Ci divide anche il grado del pessimismo, alla fine tu sei più pessimista di me ma sei più bravo ad analizzare la situazione con un visione ampia e documentata. Questa discussione mi ha arricchito e credo che sarà utile anche a chi avrà la pazienza di leggerci.
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