Caro Nicola fermati. Ce n’è abbastanza per far saltare il tavolo e per andare diritti alle elezioni. Lo spettacolo di questi giorni, certamente enfatizzato o deformato dalle maratone di Mentana, sembra sempre più una camorria più che un souk. Tranelli, minacce, false informazioni, sgarbi, trappolette segnano un approccio tra due contraenti il cui unico problema è di stilare un buon accordo prematrimoniale in vista di un divorzio certo e forse anche prossimo. In realtà si tratta di un matrimonio viziato dalla mancanza di amore e dettato solo dalla convenienza.

Come si fa ad accettare una trattativa in cui ci sono clausole nascoste fino alla fine quali ad esempio la verifica finale da parte della piattaforma Rousseau che è in mano ad una ditta privata che trae il suo reddito dal taglieggiamento delle prebende degli eletti del movimento 5 stelle? Caro Nicola sei stato ingenuo a non porre questo problema come preliminare facendo finta che il problema non esistesse. Io ti avevo avvertito nel mio post ma tu non li leggi .. capisco che non hai tempo.
Caro Nicola come pensi che possa funzionare un governo in società con gente come questa che non ha nessun senso dell’onore e della lealtà? come gestirai da esterno al Parlamento e al Governo l’evoluzione dei tanti problemi che giorno per giorno emergeranno e sui quali il governo dovrà decidere? Come pensi di affrontare il problema di Renzi con un governo che non controlli direttamente e di cui conoscerai si e no il 30% delle notizie utili?
Il vero cancro della vita politica italiana è un movimento in mano a forze oscure e sotterranee che lavorano attraverso i server e i media, un movimento che raccoglie ormai da anni lo scontento indifferenziato, le delusioni, la rabbia di troppi cittadini senza proposte per alleviare quella sofferenza se non politiche che sono pannicelli caldi controproducenti (parlo del reddito di cittadinanza).
Dal trappolone in cui cadde Mattia il religioso seguendo un percorso tappezzato di tante trappole dalle quali ognuno ha cercato di liberarsi più o meno astutamente e cinicamente, ora il cerino è finito in mano tua e sei caduto in una trappola in cui ti ha tirato proprio quel Luigino che cerca in tutti i modi di uscire dalla sua gabbia che lo costringe al ridimensionamento di un ruolo sproporzionato per un fuoricorso senza lavoro. Caro Nicola questo governo che nasce così, in questo clima caotico condizionato dalla paura del peggio è una trappola per te personalmente, per il tuo partito per il paese.
A quest’ora della mattina non ho ancora letto giornali o visto la TV ma ho saputo ieri sera che all’ultimo momento Luigino ha tirato fuori dal cappello il plebiscito di Rousseau. Mi aspetto che subito, questa mattina, tu dica che la trattativa si interrompe e il governo salta se Luigino non mette nero su bianco che gli esiti di Rousseau hanno solo un valore meramente conoscitivo per loro ma che non condizioneranno un eventuale accordo che dovete necessariamente siglare oggi prima di conferire con il Capo dello Stato.
Caro Nicola ti ho votato alle primarie, mi aspetto che tu reagisca virilmente (usando un francesismo, che abbia le palle) per dire con chiarezza che tutto a un limite.
Dopo la giornata di ieri mi sono fatto persuaso, come direbbe l’altro Zingaretti, che sono meglio le elezioni.

Categorie:crisi 2019, Politica
Condivido il tuo commento. Non ha senso andare al governo in questo modo. Bisogna dare dignità al proprio operato altrimenti non si è credibili.
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