Gnommero ucraino

Il 2 settembre 2014 scrivevo un post intitolato Gnommero renziano partendo dalla definizione che dava Gadda nel Pasticciaccio di via Merulana. Lo applicavo al groviglio politico generato dalla figura di Renzi, presidente del consiglio, nella fase incerta della realizzazione dei tanti mirabolanti progetti e promesse della sua travolgente carriera politica. Se avete tempo rileggete l’articolo di Lucia Annunziata che cito nel mio post in cui per inciso parlando della nomina di Mogherini ad Alto commissario della politica estera europea Annunziata accenna al problema dei rapporti con la Russia e dei rischi di una nuova guerra in Europa.

Il sistema di IA che analizza i testi del mio blog ha messo in evidenza in questi giorni quell’articolo perché nel settembre 2014 accennavo ad uno gnommero ucraino.

Sosteneva, fra l’altro, che le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l’effetto che dir si voglia d’un unico motivo, d’una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dire gomitolo. Ma il termine giuridico «le causali, la causale» gli sfuggiva preferentemente di bocca: quasi contro sua voglia.

Da Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda.

Io scrivevo di Renzi ma come se mi distraessi dall’argomento scrivevo:

Ma sta diventando uno gnommero anche la situazione ucraina che rischia di generare una inopinata catastrofe.

E’ stato il sistema di IA di WordPress che con i rimandi tra post ha fatto riemergere questa frasetta che però in questi giorni già ronzava nella mia testa: ovviamente la situazione è grave e complessa ma è anche molto complicata perché intrecciata e piena di contraddizioni. Una potenza che ha soffocato nel sangue ogni tentativo di autonomia di parti del suo impero, Cecenia, Georgia, ora diventa difensore dell’indipendenza di parti di uno Stato confinante come l’Ucraina, un sistema totalitario e illegale fondato su rapporti mafiosi e violenti vuole eliminare le forze nazifasciste, un giovane presidente arrivato al potere in un processo politico a dir poco opaco è il difensore ultimo della democrazia liberale occidentale … Chiunque si azzardi a formulare ipotesi pacifiche o pacifiste è tacciato di rinforzare gli effetti disastrosi della guerra.

I nodi spesso di sciolgono con molta pazienza ma a volte diventano inestricabili anzi si stringono di più se i fili sono tesi male e allora la tentazione è di usare le forbici, di tagliare senza badare agli effetti pur di eliminarli. Siamo a questa fase, a quella del taglio senza riguardo degli effetti purché si arrivi alla vittoria, un vincitore e un vinto che per un po’ dovrà subire in silenzio.

I tre stupidi macellai pensano che una loro vittoria sia possibile e trascurano gli effetti in sangue e sofferenze, non pensano che nessuno dei tre è immortale. E se pensiamo alle psicologie dei tre lo gnommero diventa ancora più inestricabile.



Categorie:Politica, Ucraina

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