Ceffoni a destra e manca

Il nostro tenero virgulto parte per l’America, è un viaggio che prima o poi i nostri presidenti del Consiglio debbono fare, sono ricevuti nella stanza ovale davanti al caminetto di Obama e dal modo in cui si sederanno e accavalleranno le gambe si capirà molto della loro permanenza a palazzo Chigi. In genere il viaggio porta male, il presidente del consiglio ritrova a Roma una situazione più ingarbugliata di quella che aveva lasciato pochi giorni prima. (¹)

Questa volta per arricchire le sue credenziali da presentare all’alleato americano e alle piazze finanziarie che tengono le fila del mondo, prima di partire ha preso a ceffoni i sindacati dicendo che è ora di finirla, l’articolo 18 va abolito con anche la serie di lacci e laccioli che i lavoratori garantiti impongono per preservare il grasso di cui godono e che cola da tutte le parti. Basta con le guerre ideologiche, ormai con questi giovani al comando anche il vecchio PD potrebbe essere disciolto nel collante del nuovismo a tutti i costi.

Ai tempi di Monti abbas bocconianus senator perennis, il presidente del consiglio aveva elaborato una straordinaria strategia politica adatta ad un sistema che era bloccato dall’equilibrio della forze di destra e di sinistra, dare ceffoni a destra e manca con provvedimenti da prendere a coppia che dividessero equamente i sacrifici tra i due schieramenti. Quella politica ci salvò dal default finanziario ma fu costosa per tutti al punto di generare un 30% di centro arrabbiato in cui la media borghesia in regressione economica e sociale si è identificata.

Magie imprevedibili dei bassi istinti e della paura: il partito della sinistra è stato occupato da giovani ambiziosi e presuntuosi che hanno trovato in Mattia il gradasso un leader travolgente il quale  ha preso il potere e ha adottato una nuova strategia: dare schiaffoni solo a manca dicendo che è la manca che sta schiaffeggiando la destra.

(¹) Aggiungo oggi 24 settembre: quanto tornerà e leggerà il pezzo di De Bortoli il direttore del Corriere della Sera, suo azionista di maggioranza, potrebbe sentirsi meno spavaldo. Articolo di De Bortoli.



Categorie:La cittadella assediata, Politica

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