Ieri una buona notizia dall’asta dei Bund tedeschi ed oggi siamo in attesa delle decisioni della BCE circa la possibilità di acquistare titoli di debito pubblico europei a breve scadenza.
Finalmente torna la ragionevolezza e gli investitori, capito che l’euro a breve non si scioglie come neve al sole, si sono chiesti perché dovevano pagare per prestare i soldi alla Germania quando erano disponibili altri titoli denominati in euro, che avevano grosso modo le stesse probabilità di essere rimborsati, disponibili a tassi molto più alti. Così le richieste di Bund da parte degli investitori sono stati inferiori all’offerta. E’ un giro di boa.
Ovviamente lo spread scenderà non tanto perché gli interessi sul debito pubblico italiano diminuiranno di 2 punti (sarebbe molto bello!) ma perché anche i tedeschi dovranno pagare almeno il 2 o 3 % sul loro debito. Spero che Monti abbia il coraggio di chiarirlo, lo spread potrebbe andare a 200 ma gli interessi sul nostro debito gigantesco rimarranno necessariamente prossimi a quelli attuali. Ma spero anche che un po’ di italiani facciano i conti meglio e si rendano conto della convenienza dell’investimento nel proprio paese o intraprendendo qui o finanziando il debito pubblico e/o pagando integralmente e civilmente tasse e tributi.
Categorie:Economia e finanza
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