Sembra che il disastro di Cernobyl sia dovuto ad una catena di piccoli errori umani. Il nostro disastro è il risultato di una sequenza di errori di personaggi che non sono all’altezza della situazione. In questi momenti l’estremo tentativo di coinvolgere l’ultima icona disponibile, Giorgio Napoletano. Speriamo che in questo psicodramma autodistruttivo della sinistra non si voglia bruciare anche lui. Temo che la catena degli errori continui.
Nell’attesa di sapere cosa farà vorrei appuntarmi questa riflessione che forse risulterà superflua tra qualche ora.
Ma questi gaglioffi sanno contare? Il PD che rappresenta il 30% dei cittadini ha per effetto del porcellum quasi il 50% dei rappresentanti ma si è spaccato in più fette come una zucca, la sua forza contrattuale torna ad essere quella reale, cioè un 30%, poco più. Può garantire al massimo 200 o 300 voti. Questo significa che Rodotà, votabilissimo se le strategie di Bersani e di Vendola (che ora non può alzare la voce) fossero state diverse, non può raggiungere la maggioranza perché il PD non riesce ad assicurare i voti per arrivare al 50%. Il boccino allora è in mano al PDL che è la forza che ora è coesa e che è disponibile a far convergere i propri voti verso un uomo del PD. Il PD faccia due nomi accettabili e li presenti al PDL, avremo un presidente. Mattarella, ex politico e giudice della corte costituzionale, Cassese grande esperto delle nostre istituzioni, perché no?
Spero che il grande padre Giorgio non si faccia inciuciare da questi poveracci, non lo merita.
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