Luisella Costamagna

Questa mattina voglio dedicare il mio pezzo a Luisella Costamagna, una giornalista degna di questo nome che ieri sera ha partecipato a Bersaglio mobile di Enrico Mentana.

Luisella-Costamagna

Se non avete visto al trasmissione consiglio di rivederla sulla rete. Si ha una prova evidentissima di quanto ho cercato di dimostrare in tanti interventi su questo blog.

Mattia il gradasso oltre ad essere il prodotto della sua smisurata ambizione personale che rasenta la paranoia è il risultato di una operazione mediatica ben concertata che ha gestito una OPA ostile prima nei confronti di una vecchia e corrotta classe politica e poi contro l’unico partito non padronale sopravvissuto in Italia. I quattro grandi elettori e registi dell’operazione si sono dati convegno nel salotto di Mentana:

  • il direttore del Corriere della sera, il giornale della borghesia Lombarda che ha dato l’avvio alla lotta alla Casta indirizzando l’antipolitica non solo contro il principale responsabile di un fallimento ventennale, la destra liberista berlusconiana, ma anche contro la sinistra presentata  come corresponsabile,
  • Freccero immaginifico e poliedrico manager berlusconiano della prima ora riconvertito alla sinistra critica, cantore delle magnifiche sorti della comunicazione come unica realtà sostanziale,
  • Bruno Vespa, presidente di quella seconda camera della Repubblica che nel suo salotto televisivo fa il notaio di grandi contratti mediatici tra i leader e il popolo sovrano.
  • Infine Mentana, padrone di casa di quella 7 che gestisce quasi ventiquattro su ventiquattro il dibattito politico accendendo e convogliando protesta, risentimento, disperazione, riflessione pacata, pettegolezzo, informazione, spettacolo, satira, comicità producendo un sentimento collettivo che brucia e crea leader a proprio piacimento.

I grandi direttori che ho citato si sono prodotti all’unisono nell’operazione di ennesima mistificazione volta ad accreditare il nostro tenero virgulto come capace di risuscitare il corpaccione agonizzante della società italiana con la sua capacità di usare una presentazione con le slides. Poco importa se il Coniglio non spuntava da cappello, ma aveva solo un timido topino impresentabile, un decretino che liberalizza ulteriormente i contratti a tempo annullando quelle poche garanzie in più che l’odiata Fornero aveva introdotto con la sua riforma.

La promessa di un’ottantina di euro in cambio della licenziabilità senza giusta causa per tutti i precari! Manterrà la promessa? Certo!  Mattia è uomo d’onore che rispetta i patti come sta facendo come quello sottoscritto con Silvius barone di Arcore.

La Costamagna, invitata forse per fare il controcanto e mostrare che si trattava di una trasmissione plurale, oltre a proporre analisi chiare, semplici e di buon senso, dice la cosa fondamentale: guardate che Renzi ha già dimostrato di essere un bugiardo, ha detto una cosa e ha fatto il contrario con Bersani, con Letta con l’opinione pubblica. Sarà un gran venditore ma ha già venduto patacche.

Aggiungo io. La patacca più grossa venduta da Renzi è proprio il Jobs act: doveva essere una cura immediata che doveva rianimare subito, in fretta il mercato del lavoro e diventa  invece un disegno di legge delega cioè diventa un argomento di discussione politica che produrrà nell’immediato solo effetti negativi, solo incertezza di prospettive che è esattamente ciò che costa di più in economia. Capisco ora perché anche la divina Camusso si sia improvvisamente rilassata ed abbia dato la lode a Mattia il venditore: tranquilli non succede niente, il sindacato può continuare tranquillo a difendere i pensionati, è tutto fumo e niente arrosto.

Luisella Costamagna con garbo ed eleganza ha saputo sommessamente esclamare: il re è nudo!

Prima di cominciare a scrivere questo post ho fatto un giretto sulla rete e il mio amico americano aveva già scritto il pezzo che avevo in testa. Lui ha il vantaggio del fuso orario! Ha scritto, molto meglio di quanto io sia in grado di fare, un testo che sottoscrivo parola per parola e che vi invito a leggere. The European Barnum Circus tour has begun



Categorie:Politica, Social e massmedia

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1 reply

  1. Trascrivo qui un commento di Anna.

    Ciao Raimondo ti ho letto sempre con molto piacere. Scusami se ci sarà la punteggiatura un po’ sbagliata nel mio scritto che in effetti è solo vocale infatti come ben sai ho il braccio destro con il gesso però volevo dire la mia su questo tuo ultimo pezzo. L’unica donna presente ieri sera la giornalista Costamagna che già dalla sua presentazione fatta da Mentana un po’ anche sminuente perché quando si tratta di donne si fa sempre accenno anche molto velatamente e garbatamente da bravi cavalieri ma si fa sempre cenno a qualcosa che riguarda la bellezza, il fisico, lo star seduta tra Mentana piuttosto che il direttore del Corriere del posto della Costamagna. Ci fosse stato Gad Lerner non credo che avrebbe detto qualcosa del genere. Questo lo sottolineo dopo una settimana dal 8 marzo. Ciò prova che tutto è uguale, nulla cambia, Renzi è uguale, nulla cambia.La Costamagna ha detto come dici te cose semplici, di buon senso, veritiere. Mi piace molto che tu abbia messo la frase che io uso abitualmente ‘il re è nudo’ penso che in ogni luogo, burocrazia, luoghi di lavoro, istituzioni, luoghi pubblici, luoghi frequentati dai giovani ci vorrebbe sempre il famoso bambino che dice ‘il re nudo’ e avrebbe molta importanza dirlo il re nudo perché se lo cominciamo a dire non saremo più soli e non saremo più così fumosamente condizionati dal gran parlatore conquistatore Renzi. Mi spiace solo che sia toscano un abbraccio Rai ciao

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