Mi mancano espressioni adeguate per esprimere la mia riconoscenza verso i ricercatori e gli scienziati che in mille laboratori stanno lavorando per il progresso della specie umana. La diffidenza verso tutti gli effetti negativi delle scoperte scientifiche applicate alla guerra, alla speculazione, alla morte sono rimosse in questa svolta positiva della gestione della pandemia. Utopia e distopia convivono in questi mesi in cui spiragli di luce si alternano a visioni apocalittiche come quelle di queste ore delle alluvioni in Germania.

Tra gli spiragli di luce che mi rendono quasi euforico c’è finalmente la convocazione per il prelievo del progetto
SerGenCovid19 Indagine sierologica e genetica CNR sull’immunità e suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 e creazione di una biobanca.
Ero stato estratto tra coloro che avevano dato la disponibilità per la sperimentazione di fase 2 del vaccino italiano Reytera promosso dallo Spallanzani di Roma. Ne avevo parlato in due post Piccolo è bello? e in Buona Notizia.
Sono passati mesi e temevo che anche questa iniziativa sarebbe fallita, invece martedì prossimo dovrò presentarmi per il primo dei tre prelievi previsti. Entro un mese saprò quale copertura di anticorpi ho attualmente e sarà possibile, studiando un vasto campione, conoscere se e come l’immunizzazione andrà esaurendosi. Inoltre i campioni prelevati costituiranno una banca per studi successivi di tipo genetico per capire meglio le diverse risposte ai vaccini e alla malattia stessa.
Sapere che c’è gente che non molla e che continua a studiare il problema mi rende euforico quasi quando la vittoria sull’Inghilterra.
Ma la stupidità nemmeno si ferma
La mia euforia si stempera rapidamente se rifletto sulla brutta piega che sta prendendo il dibattito sui media circa la gestione della pandemia nelle prossime settimane.
Sembra che in tutti i paesi in cui la vaccinazione è stata abbastanza massiccia da abbattere la mortalità e il ricorso alle cure estreme negli ospedali si è giunti a una fase di stallo: esaurita la massa dei volontari volonterosi rimane una massa troppo numerosa di incerti, dubbiosi, contrari, paurosi o opportunisti. Non abbiamo raggiunto quel 70% di immunizzati che secondo le stime potrebbe provocare l’immunità complessiva di gregge. Per questo il rischio di nuove ondate e quindi di nuove chiusure incombe.
Ci sono varie strategie in campo. Quella francese premia i vaccinati con l’accesso esclusivo ad alcuni servizi pubblici quali i bar e i ristoranti al chiuso. In molti paesi si ventila la possibilità di rendere obbligatoria la vaccinazione a tutti coloro che nei servizi pubblici hanno contatti con gli utenti tra questi i docenti o il personale sanitario.
Qualcuno negli USA ragionava sulla possibilità di incentivi economici visto che un malato di Covid costa al sistema in media almeno 1500 dollari sarebbe conveniente incentivare il vaccino con un premio di 300 dollari.
In Italia si sta discutendo in questi giorni ma sembra certo che alcune manifestazioni di massa quali concerti o partite saranno accessibili solo con il greenpass mentre la scelta di Macron sembra inaccettabile soprattutto ai nuovi liberisti ultraliberali costituzionalisti (Salvini e Meloni) che, sperando di agganciare i novax in fuga dai 5stelle, vogliono riaprire tutto finché la quarta ondata non sarà evidente e non avrà travolto il governo attuale.
Se posso avanzare una proposta, io sarei per introdurre un ticket per coloro che non si sono vaccinati e richiedono le cure in ospedale. Io nei giorni scorsi per eseguire le normali analisi annuali, quelle per il PSA, il colesterolo e quant’altro è bene controllare in un anziano, ho pagato 50 euro di ticket. Mi sembrerebbe congruo che chi, non essendosi vaccinato senza validi motivi, si ammala e si ricovera debba pagare un ticket di almeno 500 euro. Se non ce li ha pronta cassa potrà rateizzarlo su 10 anni. Insomma con il greenpass non solo si entra allo stadio ma anche all’ospedale senza pagare il ticket ….
Categorie:Vaccini
Caro Raimondo, così “mi piaci”! La tua vena scientifica è la migliore, al pari della tua vena “umana e sensibile! Io sono aggrappata alle coltivazioni del mio terrazzo (che sofferenza la grandinata di martedì u.s.) e all’AVIMES . Abbiamo avviato una piccola ricerca didattica su che cosa è e come si rileva/valuta la competenza “atteggiamento positivo verso la matematica (con Rosetta Zan). Ho partecipato allo streaming della presentazione dei risultati delle Prove INVALSI 2021 (trovi i materiali sul sito di INVALSIopen) , durante il quale ho sentito che la categoria degli studenti che più avrebbero perso in Apprendimento, è quella degli allievi di ceto sociale basso che nel 2019 avevano avuto miglioramenti rispetto al 2018 (indagini longitudinali esplorative). Interessanti anche anche alcuni spunti della Ajello che ha menzionato una categoria del “benessere cognitivo” accanto a quella del benessere sociale e che ha accennato ai metodi di correzione a mano dei protocolli nelle parti delle risposte aperte, attraverso un esempio di item di Matematica relativo al perimetro di un trapezio isoscele con la base maggiore che misura il doppio della base minore. Un po’ scontato , ma pur sempre positivo, il messaggio del Ministro a favore della riapertura delle scuole in presenza… e dell’avvenuto sblocco dei concorsi ordinari (speriamo sia almeno in parte vero).
Cari saluti a te e a Lucilla, e AUGURISSIMI ai nipotini! Silvana
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