Attenti ai numeri!

Questo post prende spunto da un articolo letto questa mattina su Europa sui risultati delle parlamentarie del movimento 5 Stelle e da alcuni servizi sui vari telegiornali circa questo evento. La cosa è presentata come una vera novità, una modalità di espressione democratica più valida delle stesse primarie del centrosinistra. Ho fatto qualche giro sulla rete e molti interventi ne parlano come se questa fosse veramente la nuova democrazia diretta, capace di determinare la scelta dei migliori, dei parlamentari più capaci. Conti alla mano verrebbe fuori che i partecipanti alle parlamentarie di Grillo sono stati solo 30.000, (dicono 95.000 voti perché contano le preferenze che potevano essere 3) contro i circa 3.000.000 del centrosinistra e che questi 30.ooo, se resta il porcellum con le liste bloccate, hanno deciso nomi e cognomi di circa 100 nuovi parlamentari che con tutta probabilità saranno eletti nelle liste M5S se il movimento raccoglierà 5 o 6 milioni di voti reali alle elezioni, quelle vere. Mentre il centrosinistra ha portato al seggio delle primarie quasi un quarto del suo elettorato potenziale, il movimento di Grillo è riuscito quindi a mobilitare e smuovere per tre click circa 1/60 del proprio elettorato potenziale. Alla faccia della democrazia dal basso e delle caste da spazzare via. Nuove caste casuali avanzano. Un candidato che si sia presentato nel basso Veneto, ove l’operazione ha avuto più successo,  è riuscito con circa 200 preferenze a stare tra i primissimi posti nel suo distretto e diventerà candidato ufficiale del movimento. Insomma anch’io, con il mio giro di amicizie avrei potuto diventare capolista di M5S. Peccato, ci dovevo pensare prima, sono incensurato e non ho militato in nessun partito.

Sempre girando sulla rete ho constatato che all’interno del PD ci sono tensioni sulle ulteriori procedure di selezioni dei candidati se resterà, come è probabile, il porcellum. Sul sito di Civati ho inserito un commento che riporto anche sul mio blog.

Proposta per le primarieparlamentarie

Visto che occorre procedere rapidissimamente a decidere e a realizzare procedure trasparenti e democratiche (primarie) anche per la creazione delle liste delle prossime elezioni, mi permetto di avanzare qualche idea.

  • Consentire il voto elettronico alle primarieparlamentarie del PD, o in tutti i partiti che si presentano in una coalizione del centrosinistra, adottando una modalità simile a quella attuata da Grillo, migliorando però l’affidabilità del voto e la trasparenza dei controlli.
  • Prevedere un formato standard per la compilazione dei curricoli dei candidati.
  • Consentire a organismi formali del partito e ad associazioni e gruppi che dichiarano di appoggiare la politica del PD o della coalizione di proporre i nomi che costituiranno le liste dei candidati alle primarie individuando ambiti territoriali chiari, non più di un certo numero prestabilito per i candidati. Gli elettori accedono solo alla lista dei candidati del proprio territorio
  • Di ogni candidato si dovrebbe pubblicare sul sito il curricolo (formato europeo con integrazione circa le cariche politiche già ricoperte), l’identità dei proponenti e dei supporter (organi, organismi o singoli iscritti del partito), il reddito dichiarato negli ultimi 5 anni e l’ISEE registrato all’INPS.
  • Ogni candidato si deve rendere disponibile a rispondere a quesiti posti dagli elettori su un forum individuale accessibile agli elettori nella settimana antecedente le primarie.
  • Alla piattaforma informatica dovrebbero poter accedere di default tutti i registrati alle primarie di coalizione più tutti coloro che vorranno ulteriormente registrarsi presso le sezioni del partito durante  una finestra temporale definita, più ovviamente tutti gli iscritti.
  • Non sono iscritto al PD, ma credo che sarebbe accettabile per me che sia assegnato un peso diverso ai voti degli iscritti rispetto agli altri ad esempio un voto di un iscritto potrebbe essere moltiplicato per un coefficiente tale da rendere il numero dei voti degli iscritti pari ad esempio ad un terzo dei votanti.
  • Ogni elettore potrebbe avere a disposizione tre preferenze. Altra modalità per dare più peso agli iscritti rispetto ai cittadini simpatizzanti è di consentire a loro più preferenze, ad esempio 5 contro 3. Ovviamente i tesseramenti da questo momento sarebbero congelati per evitare la compravendita di voti.
  • I candidati parlamentari uscenti o comunque i candidati in carica (sindaci o rappresentanti che non hanno finito il loro mandato) dovrebbero avere una penalizzazione che compensi il vantaggio della posizione e della notorietà e facilitare il ricambio: ad esempio i voti per questi candidati potrebbe valere la metà .

Fantasie di un pomeriggio di festa.



Categorie:CinqueStelle, Politica, Social e massmedia

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3 replies

  1. Scrivevo questo pezzo prima dell’annuncio della ricandidatura di Berlusconi. Il porcellum è ormai certo e a maggior ragione la realizzazione di primarie rapide ma vere da parte del PD è il primo strumento per rispondere al terremoto irresponsabile dei contorcimenti irrazionali del centro destra e alle liste vetrina che Berlusconi ha certamente già pronte.

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  1. Primarie, nervi saldi e calma ragazzi! | Raimondo Bolletta
  2. La democrazia nel partito democratico | Raimondo Bolletta

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