Ora tutti sono entusiasti della scelta della Gabanelli. Francamente non sono affatto entusiasta per le ragioni che ho spiegato nel post super partes e perché è un personaggio troppo targato M5S. Domenica sera nel servizio sulla giunta Alemanno abbiamo potuto constatare i limiti della sua denuncia giornalistica. Troppo facile costruire una tavola sinottica di tutte le malefatte di Alemanno a poche settimane dal voto. Inaccettabile mischiare evidenze processuali, accuse di procuratori con denunce anonime di personaggi di cui viene occultata la faccia e deformata la voce, inaccettabile che le accuse non si fondino su documenti ma su sentito dire, supposizioni, deduzioni, associazioni di idee. Nel migliore stile grillino la Gabanelli ha però fatto di più, infarcendo le tantissime cose raccontate con allusioni o accuse alle precedenti amministrazioni per cui verso la fine del racconto lo spettatore era così schifato ed atterrito da concludere ovviamente che erano tutti uguali e che se Alemanno aveva potuto fare quel che ha fatto la colpa era anche dell’opposizione che non era riuscita ad impedirlo, che anzi forse aveva spartito la torta. La mia conclusione amara é stata, bene avremo anche il sindaco di Roma grillino.
In queste ore Grillo sfida Bersani dicendo che se passa Gabanelli si può riparlare del governo. Spero che Bersani dica che la presidenza della Repubblica non é merce di scambio come ha già detto a Berlusconi.
La cosa positiva è che Prodi non é primo nella lista grillina che quindi sia ancora una opzione possibile, magari per non sceglierlo.
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