Devo avere dato un’allarmante impressione negativa se alcuni amici mi hanno contattato per consolarmi e incoraggiarmi. Dopo l’arrabbiatura per lo stop alla vaccinazione molti eventi mi hanno rassicurato e sollevato.

Ho avuto l’impressione che le reazioni collettive siano state più composte e responsabili del temuto, almeno nella cerchia delle mie amicizie e conoscenze e nella bolla social in cui scambio contatti. In queste ore la ripresa delle vaccinazioni con file disciplinate mi conferma in questa impressione.
Mi solleva che contestualmente alla ripresa delle vaccinazione, il sistema informatico della regione Lazio mi abbia comunicato il giorno dei nuovi appuntamenti, la prima dose è prevista il prossimo 25 marzo quindi sconto solo 8 giorni di ritardo rispetto alla prima programmazione. Ci posso stare!!
Le mini quarantene
Mi solleva il fatto che la zona rossa qui nel Lazio sia percepita come una circostanza gestibile e che la gente almeno nel mio quartiere continua a lavorare o a vivere come quando eravamo gialli. Certamente non posso vedere la sofferenza nascosta nelle case né le difficoltà economiche di chi il lavoro lo ha perso o gli è stato impedito ma si resiste meglio se la road map è tracciata.
Mi solleva il fatto che le maestre di Pietro (4 anni e va all’asilo) abbiano chiamato in videoconferenza i bambini e che ci sia stata una chiassosa rimpatriata a pochi giorni dalla chiusura per la zona rossa, che abbiano chiesto alle mamme di organizzare un turno perché almeno 4 bimbi/e vadano comunque in classe per non lasciare solo un compagnuccio diversamente abile per il quale la scuola rimane aperta. Mi solleva che i genitori abbiano aderito e che Pietro il cui cognome comincia per B sia andato nel primo giorno della nuova organizzazione. Mi spiace che questo comporti che ci sia come al solito una miniquarantena a protezione dei nonni per cui lo vediamo solo all’esterno in giardino. Ormai credo che i suoi genitori registrino tutti i contatti pericolosi, a scuola o in giro, per consentire con opportune miniquarantene contatti protetti con noi.
Credo che una gestione dei contatti come quella realizzata dai miei figli sia la migliore per debellare l’epidemia o almeno proteggere i più deboli: monitorare sistematicamente le occasioni in cui ci si potrebbe infettare come la scuola o il lavoro e ridurre o eliminare provvisoriamente le occasioni di incontro e contatto non necessarie potenzialmente pericolose. In caso di sospetto osservare un distanziamento più stretto, controllare sintomi sospetti ricorrere dopo 4 o 5 giorni al tampone. Ovviamente in famiglia tutti usiamo Immuni. E il prossimo vaccino a noi più vecchi sarà un sollievo che non ci solleva però dagli obblighi che la diffusione del virus ci impone.
Categorie:Coronavirus, Politica
Visto e letto!! La primavera astronomica, se non erro , è domani, quindi è di Buon Auspicio! E domani dovrebbe anche essere la giornata mondiale dell’acqua: bello!! L’indicazione del fare gruppi misti tra alunni con difficoltà che sono in presenza e altri bambini è del MIUR – adesso MI (per una volta tanto…). Famiglia in cui tutti sono monitorati con Immuni: siete lodevoli! AUGURI! Silvana
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