Vale, l’amico con cui ho in corso una scommessa, mi scrive:
URSS: una volta esisteva la dittatura del “proletariato” (?), in base alla quale la maggioranza di un partito che costituiva la minoranza degli elettori decideva tutto
ITALIA: con l’Italicum sarà lo stesso, solo che:
- al posto del “proletariato” c’è una pletora di italioti qualunquisti (ex-neo-para-berlusconiani)
- al posto dei bolscevichi c’è il PD
- al posto della maggioranza dei bolscevichi, c’è la maggioranza dell’assemblea del PD “renziana, cioè una manica di stronzi, per di più presuntuosi e deficienti
- al posto di Stalin c’è Renzi …
Morale: questo Paese è governato dalla maggioranza della Direzione di un Partito che si fa chiamare DEMOCRATICO, che come legittimazione ha quella di essere stato votato dal 41% del 60% degli aventi diritto al voto alle elezioni EUROPEE (quindi circa 1/4 degli elettori) e che – per avercela per sempre – ha imposto l’Italicum (un nome un programma …)
Nel 1953, si chiamava “legge truffa” quella che dava il 60% dei seggi al partito che prendeva il 50% +1 dei votanti (partecipazione media allora > 90%).
L’Italicum invece assegna il 60% dei seggi al partito che vince il ballottaggio nazionale UNO vs. UNO al secondo turno e che, però, al primo turno può aver anche preso il 20% dei voti (mettiamo M5S) … Con partecipazione al 60% (se ci arriva) significa che un partito con il 12% (DODICI) degli aventi diritto al voto prende il 60% dei seggi in parlamento. In ogni caso, anche se al ballottaggio vince chi al primo turno ha preso il 39% dei voti, questo DODICI può arrivare al massimo a VENTIQUATTRO. Se quella era truffa, questa cos’è?
Infine, Fassina dice che questa legge dà origine a un presidenzialismo mascherato. Io credo sia molto peggio: questo mi sembra – nella migliore tradizione di #Enricostaisereno – bolscevismo mascherato (traslato al tempo che fu sarebbe oggi#Levtrotzkjstaiserenoinmessico)
Categorie:Legge elettorale, Politica
bravissimo questo Vale; lo leggo ora e vedo che mi ha rubato li argomenti del post che ho preparato per domani.
mi sa che lo citero
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