I costi della politica

Milena-Gabanelli-M5S-770x513Come sapete sono molto critico con i giornalisti televisivi e con la spettacolarizzazione dell’informazione, cerco quindi di limitare il trattamento televisivo serale. Per questo ho perso l’ultima trasmissione della Gabanelli sui costi della politica di cui ho visto uno spezzone questa mattina su FB. Consiglio di vederlo se lo avevate perso come me.

Aggiungo tre considerazioni.

Faccio ammenda di parte di quanto affermavo nel post Una reporter sul Colle. Avevo sostenuto che la sua sistematica denuncia portava acqua al mulino del grillismo che si andava diffondendo. In questa ulteriore denuncia dimostra di non assecondare il vento che tira ma di esercitare un mestiere rigoroso che non guarda in faccia a nessuno. Con grande rigore non prestò il suo nome per i giochetti antiistituzionali di Grillo anche se la tentazione di regnare al Quirinale deve essere stata molto forte.

Nel video ci sono molte notizie note al pubblico smaliziato della rete ma è bene che circolino anche tra i pensionati che seduti al bar riformano tutti i giorni la politica planetaria. Sottolineo come centrale nel video la questione delle espulsioni dal movimento: se non si è d’accordo con la gestione materiale dell’impresa, fuori! Segnalo l’affermazione di una espulsa dal M5S che fa una semplice e banale affermazione su cui non riflettiamo abbastanza. L’esperienza del M5S dimostra che la politica che dia reale espressione alla volontà popolare non può essere a costo zero anche se può essere benissimo più sobria. Si tratta di vedere chi paga e perché qualcuno paga. L’abolizione del finanziamento pubblico non ci libera dal sospetto che ci si possa guadagnare moltissimo, non mi basta avere l’elenco lunghissimo di migliaia di fatture e di versamenti se poi qualcuno (Renzi) afferma che di 400.000 euro non può dire la provenienza perché i donatori non hanno dato l’autorizzazione per la privacy.

Nel video osservate anche come rispondono i deputati 5S alle domande incalzanti delle giovani intervistatrici. Il siciliano con la barba, quello che perde la pazienza affermando che lui non si interessa della questione dei soldi che circolano nel movimento, mi ha ricordato tanto quell’onorevole Donati, di cui stiamo perdendo rapidamente memoria, che di fronte alla gestione familista e poco chiara dei fondi del movimento di Di Pietro diceva che lui si occupava d’altro e che non sapeva. La simmetria tra la storia del movimento di Di Pietro e il movimento di Grillo  è veramente interessante. Entrambi hanno raccolto consenso promettendo morale ed onestà senza chiarire bene per quale tipo di società.

Della Gabanelli ho scritto su

Moralisti con la gola secca

Moneta elettronica con i punti premio

Una reporter sul Colle



Categorie:CinqueStelle, Politica, Social e massmedia

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2 replies

  1. Ci sono alcuni miei amici ricercatori di fisica che sono sempre stati grandi ammiratori di Report…fino al giorno in cui hanno parlato di una realtà che li riguardava da vicino , allora hanno scoperto che molte delle cose dette non corrispondevano alla realtà, o comunque erano riportate in modo distorto o troppo soggettivo.
    Riguardo il M5S, personalmente gli riconosco il coraggio e lo spirito rivoluzionario per essersi fatti portavoce di una battaglia sacrosanta che è quella dell’etica nella politica. Ciononostante sono fermamente convinta che il M5S non è quello che dice di essere e lo dimostra con la fortissima gerarchizzazione che lo caratterizza al suo interno. Detto questo, speriamo resistano al richiamo – ahimè fortissimo – dei soldi e del potere.
    Secondo me – e non vorrei fare la Cassandra de ‘noantri – prima o poi il ” sistema” a qualcuno di loro se lo fagocita e allora inizierà la fine.

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    • Condivido una certa diffidenza rispetto alla metodologia di ricerca di Reporter che ho potuto verificare quando ha trattato di cose che conoscevo bene: il mondo della scuola. Una recente trasmissione sulla scuola, ero preside in servizio, fu monopolizzata da personale amministrativo emarginato e frustrato che profittava del microfono per ributtare sul sistema recriminazioni personali e punti di vista soggettivi, che comunque facevano emergere problemi effettivi.
      La stessa osservazione avevo fatto in merito alla trasmissione su Alemanno e su Roma in cui a forza di collezionare denunce e problemi aveva fatto di tutto un erba un fascio secondo lo schema grillino della collusione storica dei partiti. Quella trasmissione fu molto apprezzata dai grillini e Gabanelli divenne un’icona. Anche la trasmissione di sabato scorso accumula denunce su M5S e forse analizza e approfondisce poco ma ho apprezzato che la Gabanelli si sia confermata uno spirito indipendente, non conformista, non al servizio dei nuovi padroni.
      Su M5S penso che sia un terribile inganno.

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