Sosteneva, fra l’altro, che le inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l’effetto che dir si voglia d’un unico motivo, d’una causa al singolare: ma sono come un vortice, un punto di depressione ciclonica nella coscienza del mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. Diceva anche nodo o groviglio, o garbuglio, o gnommero, che alla romana vuol dire gomitolo. Ma il termine giuridico «le causali, la causale» gli sfuggiva preferentemente di bocca: quasi contro sua voglia.
Da Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda.
Ho già dedicato un pezzo all’intorcinamento in cui Renzi ci sta avviluppando e l’ho intitolato gnommero renziano.
Ora l’inopinata catastrofe sembra avanzare con la sciagurata legge elettorale che forse passa o a scrutinio segreto o con un voto di fiducia. A questo punto non so se sia più pericoloso Renzi o Grillo con il 60% dei seggi nel futuro Parlamento. Il momento è veramente grave, più grave di quanto possiamo immaginare: una guerra alle porte, una povertà che dilaga come la peste, una intolleranza e una violenza che cova silente sotto la cenere ma è pronta a ravvivarsi alle prime folate di vento, una massa di creditori che detengono un debito pubblico che a ripagarlo dovremmo tutti lavorare per due anni gratis senza mangiare.
In tutto ciò Mattia il gradasso continua ad incantare le folle con il suo piglio volitivo e rassicurante, tratta il Parlamento come una segreteria tecnica a sua disposizione, gli mancano i manipoli e un morto ammazzato e saremmo in pieno in un clima prefascista.
Dove sta il garbuglio, lo gnommero del renzismo: si dice una cosa e si fa il contrario. La sinistra è al potere e si fanno le cose che la destra non è riuscita a fare.
Due piccoli esempi della perdita di significato in cui viviamo.
Oggi il telegiornale dava la statistica delle nuove assunzioni. Precisava il numero di coloro che da un tempo determinato passavano al tempo indeterminato, MERITO del jobsact, dicevano. Ho pensato: ma guarda come cambia il significato delle parole. Il tempo indeterminato ai miei tempi voleva dire tempo lungo, rapporto sicuro, una specie di posto di ruolo a vita … se l’azienda non falliva. Ma ora indeterminato vuol dire la stessa cosa? Indeterminato vuol dire solo che non ti dicono la data del licenziamento che oramai può avvenire per molti motivi … senza l’articolo 18. Quindi un contratto di 2 anni è più sicuro di un tempo indeterminato generico? Che succede se le banche cominciassero anche loro a fare questo ragionamento e dessero delle risposte deludenti al giovane sicuro di avere un bel mutuo?
Secondo esempio. Berlusconi attacca ferocemente l’Italicum dicendo che è un attentato alla democrazia e che Renzi è un ducetto pericoloso. Ma il testo della legge che si discute quanto è diverso da quello concordato al Nazareno? difficile stabilirlo, ma fino a poco tempo fa Renzi voleva imporre quella soluzione perché era l’unica possibile per ottenere un largo consenso trasversale.
Così, giocando con le istituzione incomincia un miserabile gioco delle parti. I dissidenti DEM vengono rimossi dalla commissione, una blanda protesta e si rimanda la decisione definitiva all’aula. Renzi promette un Senato elettivo in cambio della porcata dell’Italicum, alcuni dissidenti apprezzano con dei distinguo.
I 5 stelle, gli unici che con questa legge potrebbero fare il colpo grosso e andare d’un solo colpo al potere, alzano il prezzo, difendono le istituzioni, la Costituzione, si stracciano le vesti, chiedono il voto segreto e vanno sull’Aventino, così potranno incassare questo regalo senza sporcarsi le mani e senza aver chiesto nulla.
Ma il più mirabile in questo stravolgimento di ruoli è lui, il grande Berlusconi. Chiede il voto segreto, formalmente per affossare la legge dando alla dissidenza DEM la possibilità di votare contro con un po’ di franchi tiratori. In realtà blinda la legge che nel segreto dell’urna i suoi potrebbero votare liberamente senza far brutte figure. Perché anche Berlusconi ha tutto da guadagnare, se all’ultimo momento ha l’appoggio della Lega e ottiene un voto in più di Grillo, al ballottaggio certamente stravince.
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