Lasciamoli perdere

Più del 70% degli italiani è stata vaccinata, gli effetti della vaccinazione a livello planetario sono evidenti: rarissimi effetti collaterali gravi, eliminazione quasi totale della mortalità tra i vaccinati e riduzione drastica dei ricoveri severi, per i vaccinati il virus è diventato poco più di una influenza stagionale.

Le forze eversive dell’Occidente stanno però cavalcando le inevitabili contraddizioni di una complessa operazione di salute pubblica che non ha precedenti per demolire gli ultimi istituti della democrazia, l’autorevolezza dei presìdi fondamentali della vita civile associata.

Poco meno del 30% della popolazione italiana resiste alla vaccinazione per i più svariati motivi: ignoranza, presunzione, paura covano in molti che vivono un disagio irrazionale, una insoddisfazione che li porta ad attaccare ogni procedura costrittiva, ogni regolamento, ogni figura autorevole o paterna che oltre ai diritti prospetti doveri.

In un sistema politico elettorale in cui anche uno spostamento del 5% del consenso può mutare gli equilibri delle maggioranze, la discussione sul Green Pass e sulle nuove misure da adottare in questa fase di passaggio verso una nuova normalità diventa cruciale. Chi vuole demolire e rompere gli attuali equilibri ha gioco facile elevando il livello dello scontro, provocando la controparte con richieste e posizioni sempre più rigide e irrazionali. La stupidità si diffonde, si cerca di danneggiare l’avversario senza considerare il danno che ne potrebbe derivare per se stessi.

L’oscar della stupidità lo darei a questo punto al sindacato tutto, quello confederale e quello autonomo e quello parafascista. Invece di discutere e approfondire con le parti datoriali le norme che sin qui hanno consentito di riaprire quasi tutta la produzione e tutti i servizi per trovare accordi sensati ed utili a migliorare la protezione contro il virus pone come richiesta pregiudiziale al governo l’obbligatorietà del vaccino ben sapendo di provocare all’interno della maggioranza una varietà di posizioni inconciliabili che produrrebbero solo un nulla di fatto.

In questa isterica discussione alimentata dal sensazionalismo della stampa si è perso di vista il dato più ovvio: il limite fisiologico della vaccinazione di massa, quello che secondo gli esperti avrebbe assicurato una immunità di gregge è stato raggiunto. Da almeno due mesi di fatto la popolazione è libera di fare come meglio crede, viaggi, feste, ricorrenze, funerali, matrimoni, balli, cene, campagne elettorali sono avvenuti e stanno avvenendo con l’osservazione di norme molto blande e di facile esecuzione quali la mascherina alla bisogna, il distanziamento per quel che si può, igiene della mani che spalmiamo in ogni dove con disinfettanti.

Quanti sono i soggetti non vaccinati? circa 10 – 15 milioni di italiani tra i quali il virus continua a circolare e riprodursi con una moria di circa 50 individui al giorno e circa 5.000 nuovi infetti al giorno. In effetti anche i vaccinati possono infettarsi ma pochissimi ricorrono alle cure ospedaliere e nessuno muore.

Possiamo stare tranquilli accontentandoci di questo traguardo o dobbiamo stringere ulteriormente la morsa per costringere tutti a vaccinarsi? Certamente sarebbe meglio se la percentuale dei vaccinati fosse più alta ma l’obbligo vaccinale sarebbe fattibile con i mezzi che abbiamo, come scovare i renitenti? Con operazioni di polizia capillari che stanano la gente a casa? Ma è proprio ciò che vogliono gli eversori, come i terroristi di un tempo, tirare la corda fino al punto di rottura, lacerare il tessuto sociale estremizzando le posizioni, alimentare le paure reciproche per il tanto peggio tanto meglio.

Alcuni lo fanno forse in buona fede, altri per un calcolo malevolo finalizzato al potere a prescindere dall’esito della pandemia. Moltissimi in modo miope si adagiano sull’illusione che regolamenti e norme centralizzate siano la soluzione, basti pensare al dibattito sulle scuole da riaprire in sicurezza quando in questi giorni orde di ragazzini sciamano nelle strade e nei parchi in assembramenti assolutamente pericolosi.

Ma come si spiega che, nonostante tutto, l’andamento della epidemia non assuma la tipica crescita esponenziale ma presenta solo qualche rimbalzo e si attesta su valori quasi stabili da settimane? Siamo forse all’immunità di gregge e non ce ne rendiamo conto?

i ricoverati in terapia intensiva danno un’idea più fedele della situazione

In effetti la combinazione di misure di distanziamento molto blande e accettate dalla quasi totalità dei cittadini unita alla diffusione del vaccino su almeno il 70% dei cittadini ha realizzato una situazione per cui il virus non si propaga così velocemente come accadrebbe se nessuno fosse vaccinato. I 10-15 milioni di non vaccinati sono protetti da noi vaccinati che costituiamo una barriera diffusa che distanzia tra loro i non vaccinati.

Se i non vaccinati fossero concentrati in due o tre città tutti insieme il virus correrebbe con crescite esponenziali disastrose, invece in questa situazione in cui sono sparpagliati su tutto il territorio la propagazione si rallenta ed è possibile gestirla dal punto di vista sanitario e circoscriverla in caso di focolai più virulenti.

Ora la riapertura delle scuole costituisce un momento pericoloso per due motivi: la vaccinazione dei giovani è ancora in corso e rientrano in contatto gruppi sociali e familiari che fino ad oggi erano separati e avevano trovato equilibri che li garantivano dal contagio, quelle che avevo chiamato bolle. Probabilmente riavremo un aumento dei contagi ma la conta dei morti potrebbe rimanere stabile o quasi stabile. Intendiamoci, 50 morti al giorno vuol dire 1.500 morti al mese e 18.000 l’anno, quasi tutti scelti dalla sorte tra i non vaccinati.

Quindi lasciamo perdere i non vaccinati, non lo vogliono fare? contenti loro, contenti tutti. Massimo rigore sulle tre regole di base, mascherine, distanza ed igiene, green pass solo come facilitazione e premio per coloro che sono vaccinati, libertà per i ristoranti di ospitare al chiuso i non vaccinati purché sulla porta l’informazione sia esposta: si entra solo con il green pass oppure entrano tutti senza problemi ma con le regole del distanziamento (4 al tavolo e tavoli distanziati). I clienti decideranno al meglio, è in gioco la loro pelle. Insomma allentare la morsa e lasciare che il virus faccia il suo corso supponendo di avere a che fare con cittadini senzienti.

Ma Bolletta sei impazzito? In questo modo non se ne uscirà mai, l’immunità di gregge vuol dire che il virus si estingue rapidamente e sparisce.

Ormai è chiaro che, per questo virus che muta e si adatta, l’immunità di gregge in senso stretto non è possibile a meno che non si riesca a vaccinare tutto il mondo in sei mesi. Per ora siamo riusciti a vaccinare circa il 30% della popolazione mondiale concentrata però nei paesi più ricchi e organizzati per cui il pericolo continua ad incombere anche se i nostri non vaccinati cambiassero idea.

Meglio allora una gestione che, come l’attuale, combinando le norme di distanziamento e la protezione del vaccino rendono la malattia gestibile dalla strutture sanitarie.

Ovviamente io sono per l’aumento del ticket per i ricoveri per Covid dei non vaccinati, per la non gratuità dei tamponi dei non vaccinati, sono per tamponi gratuiti solo per sistematici campioni casuali rappresentativi della popolazione per presidiare la diffusione del virus e individuare in tempo i focolai.

Insomma basta. Lasciamo perdere i non vaccinati e picchiamo duro sugli eversivi che si stanno armando e diffondono l’odio e la violenza come strumento di lotta politica anche se sono vaccinati.



Categorie:Politica, Vaccini

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2 replies

  1. Bravo Raimondo,
    chiaro e tagliente come sempre ! Lasciamoli perdere!
    Massimo

    "Mi piace"

  2. L’amico Maurizio così mi scrive in privato:
    Caro Raimondo, è un po’ che non ci sentiamo, anche perché il tuo blog è diventato meno frequente.
    Dopo avere letto i tuoi blog di nonno allenatore (sottile quell’introdurre le regole del passaggio di palla per rendere meno frenetico e collaborativo il giocare insegnando senza ordinare) e il tuo blog infastidito dal blaterare su no-pass ed altro, ti invio questi questi due link interessanti e ricchi di insegnamenti anche per noi anziani.

    https://biblioteche.comune.pv.it/site/home/biblioteca-bonetta/servizi-della-biblioteca/recensioni/adelaide-baldo-per-amore-e-desiderio.html

    http://biblioteche.comune.pv.it/site/home/biblioteca-bonetta/servizi-della-biblioteca/recensioni/adelaide-baldo-dalla-parte-dei-bambini.html

    Sono molto triste per la morte di Claudio Puoti, che seguivo durante la pandemia, soccorritore in mare e candidato sindaco per il partito comunista, morto di infarto il giorno del mio rientro in Tunisia. La lista delle perdite si allunga, dopo Strada. (…)

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