Blasfemia!

Mi è venuta in mente questa parola quando ho sentito l’intervista di Grillo sulla 7 in cui insinuava che forse Veronesi faceva gli affari della sua fondazione quando raccomandava i controlli mammografici per le donne. Abbiamo reagito subito, Lucilla ha esclamato, bravo! così aumenteranno le donne morte ammazzate dal cancro al seno! Blasfemia, ho pensato.

Non ero certo che fosse il termine giusto così sono andato a controllare sul dizionario: blasfemia = attacco dissacratorio. Il termine è appropriato.

Continuando a riflettere ho pensato che molte delle cose grilline sono blasfemia pura, attacchi dissacratori a icone, consuetudini, valori, personaggi, sicurezze, totem per cui vive e di cui si alimenta una società coesa e stabile.

Fece un comizio dissacratorio a piazza San Giovanni rivendicando l’occupazione di una piazza che da sempre è appannaggio della sinistra e del sindacato. Ora, visto che le piazze non rispondono più come due anni fa, propone altre bestemmie, altre blasfemie: il percorso tra Perugia e Assisi che nel nostro immaginario è associato alla marcia della pace è occupato da una manifestazione su una rivendicazione economica che assume così, arrivati ad Assisi, la connotazione di una grande opera buona. Qualcuno, sempre dissacrando indossa magliette in cui Beppe diventa un nuovo San Francesco che può ammansire il lupo.

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Potrei fare un lungo elenco di atti che hanno lo stesso valore, piccole e grandi bestemmie che demoliscono qualsiasi icona: tutti ladri, tutti disonesti, tutti incapaci, tutti immorali. Solo il maestro e i suoi più fedeli discepoli difendono il povero, riscattano l’umile, salvano il popolo.

Ma di maestri dissacratori in giro in questo momento ce ne sono vari, non ultimo quel Mattia il gradasso che ha assunto il comando e il governo della cittadella assediata. Molti idoli sono miseramente caduti o invecchiati, a cosa si può aggrappare il popolo? Lasciamolo sognare, estendendo una pensioncina provvisoria (massimo tre anni) ai giovani disperati la cittadella potrà tornare ai suoi antichi splendori.

Ma la più grossa bestemmia, la più grossa provocazione, la più grave mistificazione sta nell’atteggiamento preoccupato, paternalista, benevolo, suadente assunto del milionario Beppe Grillo che a braccetto con il suo socio in affari si fa paladino e difensore dei destini dei giovani che non trovano lavoro. Un misto di socialismo cattocomunista. Propone la bestemmia-slogan più grossa della giornata, ( e qui rincorre Mattia il gradasso e Crozza). Il reddito per il lavoro non più il lavoro per il reddito. 

Carina la battuta! Ma lo dico a tutti coloro che rischiano di cadere nel tranello anche a Civati che si è innamorato dell’idea del reddito di cittadinanza. Tradotto lo slogan per me vuol dire: basta pretendere di avere un buon reddito stabile da un lavoro sicuro, è una pretesa novecentesca ormai superata, tranquilli vi diamo un reddito di 780 euro, una bella cifretta non vi pare? ma per obbligarvi a lavorare perché al terzo rifiuto di una proposta di lavoro purchessia l’assegnetto finisce. Quindi dovrete accettare quello che c’è e le 780 diventeranno uno standard per i redditi medi. Bene, così abbiamo dissacrato anche la contrattualistica nei rapporti di lavoro e ci liberiamo finalmente dei sindacati e avremo ex comici ricchi ed ex informatici di successo che penseranno a tutti noi.



Categorie:CinqueStelle, La cittadella assediata, Politica

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6 replies

  1. caro Raimondo, se il reddito di cittadinanza, contro il quale ti accanisci da tempo, e` cosi` devastante, come mai esiste in tutta l’Europa avanzata e non fa danni?

    ti scrivo da una citta` tedesca dove lo stato garantisce per due anni ad ogni occupato il pagamento dell’affitto e un assegno proporzionato alla consistenza del suo nucelo familiare, e questa forma di assistenza e` estesa anche a tutti i rifiugiati; forme di assistenza che gli verranno tolte se rifiuta proposte di lavoro in quel periodo.

    concordo sull’idea di fare svolgere qualche lavoro socialmente utile a chi ne usufruisce, pero` e` demenziale spendere come ha deciso Renzi 10 miliardi l’anno per gli 80 euro mensili a chi lavora gia` e non per il sussidio a quel 43% di disoccupati giovanili che ci ritroviamo.

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    • Non conosco bene la situazione degli altri paesi e quindi non posso argomentare. Osservo solo che tu hai usato la parola sussidio di disoccupazione e hai fatto riferimento a precise regolamentazioni. La mia ostilità profonda e radicata riguarda la strumentalizzazione che in questo momento si fa del problema. Un tema ricorrente del mio blog è la perdita di significato e la babele delle lingue, babele in cui ci dobbiamo però immergere se vogliamo riflettere per liberarci dai pregiudizi e capire.
      E’ ciò che è accaduto con gli 80 euro renziani, operazione elettorale di bassissima lega che ha prodotto solo danni, soldi che non hanno spostano i consumi né migliorato l’economia reale.
      Il problema vero era l’abbassamento del cuneo fiscale sulle fasce basse di reddito e questo andava fatto attraverso una redifinizione delle aliquote in modo tale che i redditi bassi non fossero tassati e si doveva fare alzando le aliquote alte. https://rbolletta.com/2014/02/26/cuneo-per-chi/
      Questo avrebbe portato benefici anche alle pensioni troppo basse.
      Ora la marcia grillina, la litania ossessiva sul reddito di cittadinanza ha solo un valore elettorale del tutto strumentale in vista delle regionali, chi se ne frega se non ci sono le coperture, chi se ne frega se non si definiscono procedure e limiti dell’intervento. Ma la mia avversione è più profonda, più psicologica, se vuoi più reazionaria: li vogliamo proprio castrare del tutto questi giovani che abbiamo blandito in tutti i modi, li abbiamo accontentati in tutto, li abbiamo illusi che le proprietà di famiglia avrebbero non solo garantito le spese delle badanti per assistere questi inutili e puzzolenti vecchiacci e che poi ci sarebbe stato un avanzo sufficiente per una vita comoda e sicura. Ora un ricco ex comico ci assicura che i soldi ci sono, basta uscire dall’euro, basta stampare carta moneta e tutti avranno diritto a un reddito solo perché cittadini italiani. Spero di chiarire meglio in prossimi post il mio pensiero al riguardo.

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