Gatto, topo, cane e serpente

L’immagine del gatto e del topo applicata alla guerra ucraina è ovviamente una semplificazione che mi serviva a rappresentare ciò che sembrava stesse accadendo nei giorni scorsi con la presa da parte dei russi degli ultimi centri al confine delle repubbliche autoproclamate del Donbas. La mia speranza era che il gatto russo, valutate le proprie perdite, dichiarasse unilateralmente la fine dell’operazione militare speciale avendo raggiunto gli scopi dichiarati all’inizio. Un cessate il fuoco che avrebbe preluso a una fase negoziale compatibile con piccole provocazioni sul campo da realizzare con lanci missilistici dai territori occupati per fiaccare il nemico ucraino. Nella scena del gatto e del topo aggiungevo un gatto siamese che assisteva sornione in attesa di spartire anche lui un boccone del topo se gli risulterà appetibile.

La mia era una immagine ottimistica. Sulla scena c’è anche un vecchio cane, da giovane molto aggressivo e potente, ora molto ringhioso ma un po’ spompato. Sempre in lite con i felini, abbaia per distogliere il gatto russo dal gioco perverso con il topo. Il gatto è tutt’altro che rilassato, perché le minacce del vecchio cane lo portano a dare colpi sempre più letali al topo e ogni tanto caccia fuori le sue unghie e arruffa il pelo per spaventare il cane e allontanarlo dalla scena del gioco. Cane e gatto tendono ad azzuffarsi anche se per il momento evitano il contatto diretto. Il gatto siamese sembra essere sparito dalla scena ed in effetti ha preso le sembianze di un serpente sinuoso pronto a scattare e a ghermire qualsiasi preda ingoiandola: è provvisto di una mascella snodata per cui potrebbe ingoiare il topo con un solo boccone, ma anche il gatto potrebbe fare la stessa fine. Il serpente ci metterà un po’ per digerirlo ma lo stomaco del serpente è elastico e, ingoiato il gatto, dopo toccherà al vecchio cane spelacchiato così finirà il frastuono di cane, gatto e topo che si azzuffano. Il serpente, finita la digestione, dopo un bel kilo continuerà la sua caccia alla ricerca di bocconi succulenti in giro per il mondo.

La mia favoletta non ha bisogno di spiegazioni didascaliche ma per segnalare ciò che sta succedendo di nuovo nello scontro tra il gattaccio russo e il topo che resiste: l’embargo dei treni russi che transitano verso Kaliningrad da parte della Lituania, l’adozione di nuove sanzioni economiche, l’attivismo crescente della Nato che si espande e cambia la sua ragione sociale, l’escalation degli attacchi missilistici di città ucraine finora risparmiate, l’efferatezza di missili lanciati su un centro commerciale di Kremenchuk con decine di morti civili. Questi fatti spengono la mia speranza che si possa rapidamente avere un cessate il fuoco unilaterale da parte del gatto russo che sembra non essere più in grado di regolare le sue pulsioni di morte.

PS. leggo ora, 29 giugno, e ve lo riferisco con beneficio di inventario, che il gatto russo dice che nel centro commerciale di Kremenchuk, ora in disuso data la guerra, erano ammassate armi, munizioni e carburanti dell’esercito ucraino e che quindi era un obiettivo militare. Questo sarebbe coerente con la strategia del gatto con il topo, i russi colpiranno dove vorranno senza bisogno per il momento di avanzare dai territori già occupati.



Categorie:Politica

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