Ieri sono stato ad un incontro con il poeta Michele Tortorici al Collegio Romano intitolato Amici fraterni e Perfetti sconosciuti. Tra le poesie lette ce n’è una che mi ha particolarmente colpito, la riporto qui per riflettere sulle notizie sconvolgenti che provengono confusamente da Kiev. Facciamo fatica a parteggiare per la fazione dei filoeuropeisti se scopriamo che questi sono anche simpatizzanti del nazifascismo. Come dicevo in un altro post l’Ucraina è maledettamente vicina ma la disinformazione regna sovrana, siamo oggetto forse di un complotto mediatico. Per fortuna i poeti capiscono la realtà meglio degli altri, a volte sono profeti.
Tortorici scrive nella nota alla poesia
II 4 maggio 2008 è apparsa sui giornali, con scarso rilievo, la notizia che il Governo dell’Ucraina aveva deciso di rimuovere dalla intitolazione delle strade i nomi di scrittori, poeti e scienziati russi. Il successivo 12 maggio ho letto questa poesia al Salone del Libro di Torino.
I nomi dei poeti nelle strade
Agli amici dell’Ucraina
Amici dell’Ucraina,
lasciateli stare i nomi dei poeti nelle strade di Kiev
e delle altre
vostre città. Quei nomi che volete cancellare saranno
pure di poeti nati in un paese che ora
voi chiamate nemico, ma la patria
dei poeti non è dove nascono, è in ogni luogo dove
sono vivi uomini
sulla terra e la parola
li accompagna.
Lasciateli stare i nomi dei poeti, anzi, dalle targhe
dove sono scritti copiateli con la vernice bianca sull’asfalto
come una volta facevano i supporter per i corridori
del Giro o del Tour. Scrivete i nomi e poi scrivete anche
i loro versi e camminateci sopra
per vivere.
I poeti di quel paese che ora
voi chiamate nemico sono
poeti del mondo e di confini
non sono abituati ad averne. Lasciateli stare
i loro nomi, se qualcuno
ne avevate prima dimenticato,
aggiungetelo adesso. Scrivete il nome e poi scrivete anche
qualcuno almeno dei versi
che ha composto. Amici, è sempre tempo
di avere parole di poeti per compagne
sulle strade di Kiev e di ogni altra
vostra città: se li togliete
quei nomi, quelle strade
dove credete che vi porteranno?
Categorie:Cultura e scuola, Politica
L’ha ripubblicato su raccontare e rifletteree ha commentato:
era il 6 maggio 2014 … poesie come profezie
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